Città di Teramo, c’è un gruppo che vuole subentrare

La trattativa è ben avviata e c’è già un’offerta economica sul tavolo. La prossima settimana incontro decisivo in città

TERAMO – Non c’è soltanto il fronte campionato per il Città di Teramo, che domenica prossima si appresta ad afffrontare il Fontanelle al ‘Pigliacelli’ di Montorio nella rincorsa alla matematica per il salto di categoria in Eccellenza. La settimana entrante sarà sicuramente non decisiva ma importante per misurare la concretezza della trattativa in corso per la cessione della maggioranza (se non della quasi totalità) della società. Nel silenzio del dietro le quinte del calcio giocato, infatti, da qualche tempo è partito un altro confronto, quello con un gruppo di imprenditori napoletani che opera nel settore del brokeraggio e che ha diverse altre attività a Milano, e tra queste la gestione di un istituto paritetico nel campo della formazione scolastica con una sede anche a Teramo. L’obiettivo dichiarato è quello di allargare il campo di attività in altre regioni italiane, tra le quali l’Abruzzo, e la visibilità rappresentata dal sodalizio biancorosso che ha appena un anno di vita sembrerebbe essere il giusto strumento che farebbe al caso loro. Senza escludere poi che si tratta di un club in ascesa, con all’orizzonte il salto in Eccellenza ma soprattutto la possibilità di sviluppare una strategia sportiva legata strettamente a un ricco settore giovanile. Il Città di Teramo ha già incontrato gli emissari di questo gruppo, il cui manager di riferimento è all’estero e la prossima settimana sarà a Teramo proprio per incontrare i referenti biancorossi. Sul fronte cittadino, a quanto si apprende, la trattativa è portata avanti dal vicepresidente Cesare Spinelli e dal direttore generale Romolo De Baptistis. Una cena dovrebbe avvicinare ancor più le parti, dopo l’offerta di acquisto già avanzata dal gruppo imprenditoriale interessato ad avvicinarsi al Città di Teramo. Una somma, quella messa sul tavolo, che potrebbe essere ritenuta congrua per il valore dell’attività sportiva. Le probabilità che l’affare possa andare in porto, al momento non è valutabile appieno, ma le basi sono concrete e c’è chi scommette, tra gli addetti ai lavori, che un accordo potrebbe essere addirittura imminente. Non è nemmeno escluso che i potenziali acquirenti possano proseguire il cammino alla guida della società con una parte della stessa attuale compagine. A Teramo, però, le recenti esperienze del Teramo Calcio 1913 hanno “scottato” piazza e tifoseria, al punto che anche soltanto le “voci” di possibili cambi di proprietà vengano accolte con freddezza e scetticismo. Sta di fatto che il buon lavoro comunque portato avanti dai componenti del club che si è fatto carico di far ripartire il calcio in città ha prodotto già buoni risultati, quantomeno sotto il profilo dell’appetibilità del brand Città di Teramo. Gli stessi dirigenti nelle settimane scorse avevano evidenziato la necessità di proseguire nel processo di aggregazione di nuove forze che siano in grado di infondere quelle risorse necessarie ad affrontare impegni sempre più onerosi, sotto il profilo organizzativo dei campinati e di allestimento di squadre competitive in tornei maggiori. Il “blasone” della piazza, di un capoluogo di provincia, merita di riconquistare i livelli adeguati nel calcio che conta.